Sei proposte concrete di Libera Campania da far sottoscrivere ai candidati del 3 e 4 ottobre


In principio c’era e c’è l’invito a candidare e votare solo persone al di sopra di ogni sospetto per proporli al governo delle città. Dovrebbe essere così ma in tanti casi troviamo nelle liste (persino candidati a sindaco) persone che hanno rubato, commesso reati, che sono stati condannati (magari al di sotto dei due anni), che hanno intascato tangenti, fatto loschi affari, avuto collusioni con la camorra andare avanti e venire persino eletti. Un fenomeno che denota l’incapacità dei partiti, di ogni colore politico che, si sa, spesso imbarcano di tutto e di più per raccogliere voti, consensi, maggioranze. E così la storia degli impresentabili si ripropone ad ogni elezione (nazionale, regionale o cittadina) con storie e nomi del tutto fuori luogo. E magari vengono eletti persino ai vertici delle amministrazioni locali ed in ruoli cardini. Accade da molti anni in tanti comuni della Campania. Accade per l’incapacità della politica e dei partiti di fare pulizia, una prima, importante, decisiva scrematura. Così se la politica fa la politica a Libera, associazione che combatte in ogni modo vicende ed azioni di criminalità, corruzione e soprusi tocca correre ai ripari e tentare di compattare la politica (e gli elettori) attorno a figure che possano poi ben governare in legalità e trasparenza. Tanto più se siamo in Campania.

Così con un sit-in tenuto stamattina, giovedì 16 settembre, a due settimane dal voto del 3 e 4 ottobre, Libera Campania si è ritrovata davanti alla sede del Comune di Napoli per chiedere, appunto, un patto contro la camorra in vista delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. Una campagna che ha denominato «100 passi in 100 giorni contro camorre, corruzione e clientele», e cioè contro i mali endemici della politica degli enti locali campani. Il tentativo di proporre ai candidati e alle candidate alla carica di sindaco e di consigliere comunale di tutti i Comuni della Campania chiamati al voto azioni concrete. Le sei proposte che la rete di associazioni dell’antimafia sociale ritiene prioritarie nella lotta alle camorre inglobano gli ambiti principali della lotta alle camorre e alla corruzione. Dalle politiche sociali ai beni confiscati, dall’ educazione alla cura della memoria delle vittime innocenti, dalla trasparenza e anticorruzione all’usura, al racket, al gioco d’azzardo.

Sei proposte per rigenerare le città, per un piano per la giustizia sociale e ambientale. «Nel nostro Paese e nella nostra regione abbiamo assistito più volte a patti tra camorre, politica e imprenditoria – ha affermato Mariano Di Palma, referente regionale di Libera – È il momento di voltare pagina e noi siamo qui a chiedere pubblicamente di fare un patto chiedendo a tutte e tutti i candidati un impegno concreto contro camorre, corruzione e clientele, di sottoscrivere un patto con la «Buona Politica attraverso sei proposte di delibere da approvare per sradicare realmente i mali del nostro territorio e non trattarli sempre come scandali o emergenze».

Per Libera Campania le prossime elezioni amministrative sono «un appuntamento fondamentale per il futuro della Regione». «La corruzione e le camorre devono uscire fuori dalle case dei cittadini – ha detto Federico Esposito, co-referente di Libera in Campania – e ora in ballo ci sono anche le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: guai se queste risorse finissero nelle mani delle mafie e dei gruppi di potere economico che vogliono decidere le sorti dei territori. Nell’ultimo periodo ci sono stati numerosi scioglimenti dei Consigli comunali e altrettanti insediamenti delle commissioni di accesso prefettizie. Dobbiamo fermare un’ulteriore degenerazione. La questione etica e morale non può essere ignorata da chi si candida ad amministrare». Subito dopo le elezioni, la rete di Libera metterà in campo azioni di mobilitazione sociale e di monitoraggio civico.

Appena dopo le elezioni, la rete di Libera metterà in campo azioni di mobilitazione sociale e di monitoraggio civico. «Saremo – ha concluso Mariano Di Palma – la spina nel fianco dei consigli comunali eletti. Abbiamo misurato troppo spesso solo retorica e risposte emergenziali alla violenza delle camorre e alla corruzione. C’è ora invece tutta l’urgenza di cambiare passo e di inchiodare la politica ad impegni seri e concreti per generare una nuova storia di cambiamento delle nostre città».

Al termine, l’invito di Libera Campania rivolto a tutte e tutti i candidati a Sindaco, ai Consigli Comunali e alle Municipalità delle città campane possono sottoscrivere le proposte inviando una mail all’indirizzo  liberacampania@gmail.com

Ecco riassunte in schemi le sei proposte di Libera Campania:

I/Le candidati/e a Sindaco, ai Consigli Comunali e alle Municipalità delle città campane possono sottoscrivere le proposte inviando una mail all’indirizzo  liberacampania@gmail.com

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