Più di tremila alberi per trarre dal disastro della Resit di Giugliano un parco pubblico

Chianese e la Resit, Giugliano e l’aria devastata della sua sperduta campagna. Le immagini della memoria di questi anni sono ancora tutte là e sono tutte negative: il disastro ambientale, le parole a vuoto, le ecoballe e gli scavi che hanno provato quale enorme danno la camorra ha fatto anche all’ambiente negli ultimi decenni. Poi, ad un certo punto, la reazione dei comitati popolari, l’impegno civile dei tanti cittadini, le murales enormi di Jorit che ha ritratto Giancarlo Siani e Peppino Impastato, il tentativo di ricuperare bonificando quell’area. Si è arrivati così all’appuntamento di questi giorni, prima della inaugurazione ufficiale che ci sarà lunedì 29 luglio. “La discarica – come scrive Antonio Di Gennaro su La Repubblica – simbolo sperduta nella campagna immensa di Giugliano; lungo il vialone la striscia di monnezza t’ammorba l’anima, poi finalmente s’arresta e inizia l’erba, e anche il muro è diverso, Jorit l’ha tutto dipinto coi colori dell’iride; dietro, giovani pioppi tremano nel vento, e la collina è verde. I ragazzi sono già dentro ad aspettarci coi loro docenti…”. Il racconto continua e anche le visite di questi giorni. Paolo Siani che è nel Comitato scientifico de “la camorra vista&rivista” sin dal numero di esordio è arrivato sui luoghi della ex Resit con l’emozione di chi avrebbe visto qualcosa di caro e di familiare. E così è stato. Tanto caro che non ha potuto tacere un post ed un video da lui girato e pubblicati sul suo profilo facebook.

“Ieri sono stato – ha scritto Paolo Siani – per la prima volta, lì dove Jorit ha dipinto i volti di Giancarlo e di Peppino Impastato. A Giugliano, di fronte alle cave che furono riempite di rifiuti tossici dai camorristi. Qui, su una superficie di circa 58.000 mq sono stati sversati dalla camorra 1.000.000 di m3 di rifiuti di cui 380.000 m3 di rifiuti industriali. Il Commissariato di Governo per le bonifiche delle aree di Giugliano, oggi Funzionario Delegato, e i ricercatori della “Federico II” hanno realizzato qui un importante progetto pilota. Per il recupero ecologico-ambientale delle aree di discarica è stato realizzato l’inerbimento con specie erbacee che favoriscono i processi di rivitalizzazione del suolo. Sono stati infatti piantumati 500 alberi di alto fusto tra olmi, pioppi, canfora, oleandri e ligustro e 2.800 arbusti di laurus e olendri per il perimetro delle due discariche e 5.500 tipologie di arbusti come rosmarino, cistus, rampicanti, viburnum piantumati su tutta l’area della discarica. Un grande parco verde.

Giancarlo e Peppino Impastato sono qui per vigilare. I loro volti siano da monito per tutti coloro che si sono macchiati di un delitto atroce, l’inquinamento dell’aria, della terra e dell’acqua. Ma siano anche simbolo di speranza, perché qui, nella terra di Gomorra, la vita possa riprendere il suo naturale corso. Lunedì alle 18 il parco sarà inaugurato”.

Paolo ha così allegato un video che qui vi proponiamo.

In questo modo anche Jorit Agoch, pseudonimo di Jorit Ciro Cerullo, nato a Napoli il 24 novembre 1990, continua a far parlare di sè e della sua street art con la quale ha saputo “impreziosire”, far riflettere, invitare alla bellezza i cittadini e i visitatori di parti di Napoli con i volti ritratti in gigantografie dall’indubbio valore artistico e sociale. Un plauso a Jorit e a chi ha lottato per ottenere che l’area Resit di Giugliano da epicentro di un disastro ambientale potesse diventare un luogo dove il riscatto è possibile e l’ambiente possa ricuperare gli equilibri che l’azione criminale e camorristica degli uomini hanno messo in crisi.

https://www.youtube.com/watch?v=UaGxag7Hsr8

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