di francesco de rosa


La buona notizia è che, dopo due anni, ci sarà il corteo che Libera potrà guidare da piazza Garibaldi a piazza del Plebiscito a Napoli sede, quest’anno, della XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. La brutta notizia, invece, è che la giornata della memoria e dell’impegno potrebbe svolgersi in questo clima surreale e drammatico di guerra con cui marzo è arrivato e che fa risuonare il tonfo delle bombe nel cuore dell’Europa. Intanto decine di volontari ed attivisti si stanno adoperando per arrivare al 21 marzo. Vediamo come…


Mancano ormai pochi giorni al prossimo 21 marzo quando si svolgerà a Napoli La XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, riconosciuta dalla Legge 20 dell’8 marzo 2017, organizzata, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dal Ministero dell’Istruzione e in collaborazione con l’Associazione “Libera”, si svolgerà il 21 marzo a Napoli. “Molta strada è stata fatta – scrive Libera – da quel 2017 e tante sono state le iniziative, i percorsi di cambiamento proposti e realizzati: beni confiscati, memoria, educazione alla corresponsabilità, campi di formazione e impegno, accompagnamento delle vittime e di chi ha fatto scelte forti di allontanamento dal contesto mafioso, formazione scolastica e universitaria, sono solo alcuni degli snodi più importanti dell’impegno collettivo di questo quarto di secolo. In questi anni anche le mafie hanno modificato il loro modo di agire, rendendosi in alcuni casi più nascoste ma più invasive e pericolose per le nostre comunità e la nostra economia. Dunque, l’azione contro le mafie e la corruzione è un’azione che si deve rendere innovativa, capace di leggere la complessità del presente, guardando le radici della storia e con contemporaneamente lo sguardo rivolto al futuro libero che vogliamo costruire. La pandemia ha generato ulteriori occasioni di profitto e controllo sociale per le mafie, in un sistema di collusioni già collaudato e capace di relazioni profonde con il mondo politico ed economico”.

La XXVII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie voluta da don Luigi Ciotti organizza il 21 marzo di ogni anno con sede diversa ogni anno. L’anno scorso, a Bari ci fu la partecipazione di ben centomila persone e lo scopo è lo stesso: riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie, dare luce e storia ai volti della memoria attraverso le mani dell’impegno. Così quest’anno, in Campania, la Giornata della memoria e dell’impegno, organizzata da Libera ed Avviso Pubblico,  avrà il patrocinio della Regione Campania, della Provincia e della Città di Napoli che intende ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie (che in Campania sono state tante) rinnovando in nome di quelle vittime l’impegno di contrasto alla criminalità organizzata che a Napoli e nel resto della regione si chiama camorra. Il potere criminale proprio in Campania ha ucciso in questi anni semplici cittadini, magistrati, giornalisti, operatori delle forze dell’ordine, imprenditori, sindacalisti, sacerdoti, esponenti politici e amministratori locali che sono morti per mano delle mafie solo perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.


L’ appuntamento nazionale prevede un’articolazione che legherà attorno allo stesso tema ben tre giorni: giovedì 19 marzo, a Casal di Principe, per il 15° anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana, venerdì 20 marzo con l’incontro tra gli oltre 400 familiari di vittime di criminalità, provenienti da tutt’Italia e sabato 21 marzo con la grande manifestazione che si snoderà a Napoli, da Piazza Garibaldi e poi sul lungomare fino a Piazza del Plebiscito, dove saranno letti, come di consueto, i nomi delle vittime e dove si svolgeranno sia momenti di animazione culturale, sia seminari di approfondimento, in alcuni luoghi deputati,  su varie tematiche: educazione alla legalità democratica ed alla cittadinanza attiva , beni confiscati , informazione,  chiesa e mafia, ecomafie, immigrazione, rete internazionale di associazioni. Il tema suggestivo delle Giornate sarà “L’etica libera la bellezza”. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie.  I volti della memoria, le mani dell’impegno. 

Uno sforzo congiunto, a cui Libera chiama, di studenti ed insegnanti, giovani, cittadini, associazioni, enti locali, liberando anche creatività attraverso ricerche, mostre interattive, manufatti.  Ne porteranno il segno e gli aggiornamenti i siti: www.libera.it ; www.cdr-campania.org ; www.scuoleaperte.com  

Il percorso è già iniziato mesi fa con i “Cento passi…verso il 21 marzo, giornata della memoria e dell’impegno per tutte le vittime delle mafie” come è stato titolato il cammino che porterà fino al 21 marzo.  L’ importante appuntamento nel primo giorno di primavera, generalmente vissuto con entusiasmo e passione da tantissimi giovani, con la voglia di conoscere e contemporaneamente affermare il valore della vita, della cultura, della solidarietà “responsabile”,  contro ogni forma di violenza criminale, potrà  essere una fondamentale occasione di protagonismo propositivo per tutte le scuole della Campania, così attente ed impegnate sui temi dell’educazione alla legalità ed alla cittadinanza attiva.

Il corteo partirà, come detto, il 21 marzo da Largo Diaz alle ore 10.00 e si concluderà alle ore 12.00 a Piazza del Plebiscito, dove saranno letti i nomi delle vittime e dove si svolgeranno momenti di animazione culturale e seminari di approfondimento.

Anche “La Tavola della pace” aderisce e partecipa alla manifestazione di Napoli con grande convinzione. E così tante altre sigle d’associazione e movimenti nazionali che si sono uniti a Libera per l’occasione. La costruzione della pace, mai come in queste ore drammatiche di guerra in Ucraina invasa dai russi, non può che cominciare dal nostro paese e dall’impegno quotidiano di tutti. Un impegno per la pace nel mondo che deve unirsi all’impegno per la giustizia e la legalità in Italia. La manifestazione di Napoli è un’importante tappa di questo cammino. Servirà ad affermare, promuovere e diffondere la cultura nuova dei diritti umani, della cittadinanza consapevole, del riconoscimento della dignità innata di ogni persona. Servirà a costruire una politica nuova e operosa, attenta alle vere urgenze delle persone, vicine e lontane, imperniata sull’impegno di tutti coloro che vogliono affrontare le grandi sfide del nostro tempo.

“Il 21 marzo – ricorda Libera – è un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle persone. È una giornata di arrivo e ripartenza per il nostro agire, al fine di porre al centro della riflessione collettiva la vittima come persona e il diritto fondamentale e primario alla verità, diritto che appartiene alla persona vittima, ai familiari della stessa, ma anche a noi tutti. Siamo certi vi sia un diritto-dovere alla verità: la verità ha un valore pubblico fondamentale per uno Stato che voglia dirsi democratico È altresì il momento in cui dare spazio alla denuncia della presenza delle organizzazioni criminali mafiose e delle connivenze con politica, economia e massoneria deviate”.

E ancora “leggere i nomi delle vittime, scandirli con cura, è un modo per far rivivere quegli uomini e quelle donne, bambini e bambine, per non far morire le idee testimoniate, l’esempio di chi ha combattuto le mafie a viso aperto e non ha ceduto alle minacce e ai ricatti che gli imponevano di derogare dal proprio dovere professionale e civile, ma anche le vite di chi, suo malgrado, si è ritrovato nella traiettoria di una pallottola o vittima di potenti esplosivi diretti ad altri. Storie pulsanti di vita, di passioni, di sacrifici, di amore per il bene comune e di affermazione di diritti e di libertà negate”.

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