In morte di Giovanni Falcone, di Francesca e della sua scorta. Ventinove anni fa….


di francesco de rosa


A 29 anni dalla strage di Capaci quando furono assassinati Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta, Antonio MontinaroRocco Dicillo e Vito Schifani, istituzioni, movimenti, associazioni e singole persone, in tante parti d’Italia, si preparano a ricordare, riflettere, confrontarsi sul valore di una eredità morale che diventa anche condivisione di un impegno civile, dell’attenzione e del contrasto alle mafie e a tutte le forme di criminalità e di corruzione.


Fosse stato ancora tra noi Giovanni Falcone avrebbe compiuto ieri, 18 maggio 2021, i suoi 81 anni. E. invece, 29 anni fa la mafia ne decise la morte con barbara uccisione. La strage di Capaci è ancora negli occhi e nella memoria di molti. Meno di due mesi dopo sarebbe toccato, 29 anni fa, a Paolo Borsellino nella strage di via D’Amelio a Palermo. Giovanni Falcone, è notizia di poche ore fa, voleva realizzare una “banca delle voci” già note degli affiliati a Cosa nostra. Doveva essere uno strumento importante da utilizzare all’occasione per confrontare quelle voci con i parlatori anonimi che, di volta in volta, venivano intercettati. Lo ha rivelato il professor Ugo Cesari, otorinolaringoiatra e foniatra, docente all’università Federico II di Napoli nonché consulente del giudice siciliano. Era solo uno delle strade che si sarebbero intraprese con lui alla super procura romana che stava mettendo in piedi con Claudio Martelli.

Giovanni Falcone da bambino

Ventinove anni dopo

Ventinove anni dopo, nelle settimane in cui stiamo tentando di lasciarci alle spalle il trauma della pandemia che ha sconquassato il mondo e la nostra vita quotidiana, l’anniversario della strage di Capaci assume significati diversi ma pur sempre attuali. Le mafie stanno facendo affari d’oro perché in grado di riciclare danaro sporco dentro le pieghe di un’economia che ha subito enormi contraccolpi dalla pandemia. Hanno dovuto chiudere decine e decine di negozi, si son persi migliaia di posti di lavoro e, prima dello Stato, prima di ogni altro ristoro, è arrivato e sta arrivando il ristoro delle mafie che sono radicate in molti luoghi d’Italia. Che hanno messo le mani su imprese fallite, attività commerciali passate di mano. Lì dove possono le mafie comprano tutto quello che si può comprare e lo fanno attraverso “colletti bianchi” per avere in mano aziende poco prima sane ed in mano a persone al di sopra di ogni sospetto che non hanno resistito alle chiusure della pandemia da Covid. Il fenomeno è in pieno svolgimento. Settori dello Stato, la Magistratura e le Forze dell’Ordine stanno seguendo ogni traccia ma è un compito arduo. Penetrare l’economia reale e sana del Paese per controllare dall’interno ogni cosa, riciclare danaro sporco, avere le mani in strutture che possono persino attingere a finanziamenti dello Stato. Lo sapeva bene Giovanni Falcone che nel corso delle sue indagini e dei processi che è riuscìto a mettere in piedi aveva scoperto un mondo inedito fino ad allora.


Ricordare Giovanni Falcone oggi…

Intanto non avrebbe senso oggi, come in molti pensano, ricordare Giovanni Falcone senza continuare un impegno civile e morale che deve essere senza limiti e senza confini geografici. A Palermo domenica 23 maggio ci sarà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nello stesso giorno dell’anniversario della strage di Capaci una fitta serie di iniziative, nel rispetto delle norme anti Covid, caratterizzeranno questo 29esimo anniversario. La giornata inizierà al porto, punto di ritrovo degli studenti di tutta la Sicilia, e proseguirà nell’aula bunker del carcere Ucciardone. Sarà presente il capo dello Stato.

La giornata – dal titolo “Di cosa siamo Capaci” – proseguirà nell’aula bunker del carcere Ucciardone dove, dopo i saluti di Maria Falcone, si alterneranno gli interventi istituzionali del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, del ministro della Giustizia Marta Cartabia, del ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, del capo della Polizia Lamberto Giannini, del comandate generale dei carabinieri Teo Luzi, del comandante generale della guardia di finanza Giuseppe Zafarana, del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Il tutto alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel corso della cerimonia verranno premiati gli studenti vincitori del concorso “Cittadini di un’Europa libera dalle mafie”, promosso dalla Fondazione Falcone e dal ministero dell’Istruzione. Da lunedì 17 a domenica 23 maggio 2021 sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di wikimafia.it stanno andando in onda dirette, tre dedicate all’espansione territoriale delle mafie, una dedicata al riciclaggio e una alle idee di Giovanni Falcone. Lunedì 17 maggio, alle 19:00 – ‘ndrangheta globale è stato presentato il libro “Atlante Illustrato della ‘ndrangheta“, di Giovanni Tizian (Rizzoli). Con l’autore hanno partecipano la dott.ssa Alessandra Dolci, Procuratore Aggiunto a capo della DDA di Milano, e il Prof. Federico Varese (University of Oxford). Link diretta Facebook (bit.ly/LiveTizianFB) – Link diretta YouTube (bit.ly/LiveTizianYT).

Mercoledì 19 maggio, alle 19:00 – Val di ‘ndrangheta. Il potere mafioso ad Aosta. Con la partecipazione del luogotenente a capo del Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri di Aosta, oggi in congedo, Cesare Neroni e i giornalisti valdostani Roberto Mancini e Christian Diemoz. Link diretta Facebook (bit.ly/LiveAostaFB) – Link diretta YouTube (bit.ly/LiveAostaYT).

Venerdì 21 maggio, alle 19:00 – Mala Capitale. Ci sarà la presentazione del libro di Giuliano Benincasa  (Castelvecchi). Con l’autore, Isaia Sales (Università Suor Orsola Benincasa) e Ilaria Meli (Università La Sapienza). Link diretta Facebook (bit.ly/LiveMalaFB) – Link diretta YouTube (bit.ly/LiveMalaYT). Sabato 22 maggio, h 19:00 – Il Giro dei Soldi. Storie di Riciclaggio. Presentazione del libro di David GentiliIlaria Ramoni e Mario Turla. Intervengono, con gli autori, Gian Gaetano Bellavia, commercialista esperto di anti-riciclaggio, e Cesare Giuzzi, del Corriere della Sera. Link diretta Facebook (bit.ly/LiveSoldiFB) – Link diretta YouTube (bit.ly/LiveSoldiYT).

Domenica 23 maggio, alle 19:00 – Falcone è vivo. Partecipano Tina Montinaro (Quarto Savona Quindici), Nando dalla Chiesa (Università degli Studi di Milano), Leonardo Guarnotta (già membro del Pool Antimafia, Presidente del Tribunale di Palermo e Segretario Generale della Fondazione Falcone) e Salvatore Borsellino (fondatore del Movimento delle Agende Rosse).


Anche Libera (e non solo), come sempre, si mobilita…

Libera è presente è radicata a Palermo e nel resto della Sicilia dove sarà parte attiva in occasione di questo anniversario. Tante altre iniziative si susseguono, proprio in questi giorni sotto le insegne di “Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, l’associazione fondata da Luigi Ciotti.

A Bologna, per esempio, dal 21 al 23 maggio si svolge il primo Festival dei beni confiscati, organizzato dal coordinamento provinciale di Libera. Ad ospitare il festival è proprio un bene confiscato: Villa Celestina, complesso in via Boccaccio 1 a Bologna, al momento l’unico spazio riutilizzato a fini sociali all’interno del comune e l’unico che può ospitare iniziative ed eventi: confiscato in via definitiva nel 2008, assegnato nel 2018 al Comune di Bologna, dal 2019 è stato dato in gestione a Libera Bologna grazie a un patto di collaborazione. Uno spazio che fa emergere con forza il ruolo che possono avere questi luoghi nel rafforzamento non solo della consapevolezza sulla presenza di mafie e criminalità, ma anche di impegno attivo per il bene comune, di percorsi partecipati per la giustizia sociale e ambientale. Anche così si onora la memoria di Giovanni Falcone e di coloro che sono morti, come lui, sotto la brutale aggressione della mafia.

In Campania troverà sulla rete a questo link potrete partecipare ad un confronto che si terrà sabato 22 maggio dalle ore 22 dal titolo “Crisi della magistratura, lotta alle mafie e alla corruzione, rigenerazione della politica: cosa bisogna cambiare?” con la partecipazione del Coordinamento provinciale di Libera Napoli. Porterà i saluti Antonio D’Amore referente provinciale di Libera. Introdurrà Leandro Limoccia (Università degli Studi di Napoli) membro del coordinamento provinciale di Libera. Il confronto, moderato da Silvia Grassi, vedrà la partecipazione di Antonio D’Amato, membro del Consiglio superiore della Magistratura e Gianfranco Nappi, direttore editoriale di infiniti mondi.

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